148 anni di attività in montagna
La nostra sezione venne costituita a Modena il 12 febbraio 1875 e fu la 22a in ordine di istituzione del Club Alpino Italiano (C.A.I.).
L'Associazione ha per scopo la diffusione della conoscenza e frequentazione delle montagne, la organizzazione di gite e corsi, iniziative e attività alpinistiche, escursionistiche, sci escursionistiche, sci alpinistiche, speleologiche, naturalistiche. Cura con particolare attenzione l'alpinismo giovanile, sostiene la promozione di attività scientifiche e didattiche per la conoscenza e la tutela di ogni aspetto dell'ambiente montano e in special modo dell'Appennino Modenese.
In questi ambiti la Sezione di Modena ha avuto riconoscimenti per attività scientifiche, quali il IV° Congresso Nazionale di Erboristeria del 1954, per l'istituzione e la gestione del Giardino Botanico Alpino "Esperia" sito a Passo del Lupo - Sestola. A tutt'oggi gestito dai volontari della Sezione e prossimo nel 2002 al cinquantesimo della sua fondazione.
Il Giardino Esperia è "membro" del Sistema Museale della Provincia di Modena e dell'Associazione Internazionale Giardini Botanici Alpini.
Attraverso l'opera gratuita dei Soci la Sezione traccia e mantiene in ordine la rete dei sentieri C.A.I. dell'Alto Appennino Modenese, una viabilità minore composta di circa 442 chilometri, 55.000 metri di dislivello e 195 ore di percorrenza.
Fra i suoi soci il C.A.I. ha annoverato personaggi di spicco in campo scientifico e naturalistico; in particolare si ricordano la Prof. Daria Bertolani Marchetti, docente universitario e già Direttore dell'orto Botanico dell'Università di Modena e Fernando Malavolti archeologo e speleologo, il Prof. Mario Bertolani già Ordinario della Cattedra di Petrografia all'Università degli Studi di Modena.
Fra le "imprese" patrocinate dal C.A.I. di Modena, vanno elencate numerose spedizioni alpinistiche sulle vette dell'Himalaya, del Pamir, del Buthan, della Mongolia e delle Ande. Tra di esse, cinque cime inviolate, due intitolate a Modena (nel 1980 nel Kashmir indiano e nel 2000 nel Karambar in Pakistan).
Meritevole di menzione la costruzione, nell'estate del 1938, del Rifugio "Romualdi" sul Monte Cimone, poi requisito dall'Aeronautica Militare nel 1995 e ora gestito dal CNR, "Consiglio Nazionale delle Ricerche"