domenica 1 dicembre

Sulla cresta dei monti Tausani… Alla Rupe di San Leo

(Val Marecchia)


Escursione altamente panoramica, nell’entroterra riminese, dove la vista spazia dal Mare alla Carpegna. Siamo in Val Marecchia, luogo unico, caratterizzato da una straordinaria geodiversità e da un paesaggio geologico così diverso dal resto della Romagna che ha portato molti scienziati a studiarla e a dibattere aprendo accese discussioni geologiche. Noi che geologi non siamo, ne stiamo fuori ma per imparare a conoscere e amare cominciamo ad osservare: in questo territorio affiora la Coltre della Val Marecchia, una grande coperta argillosa su cui poggiano rocce diverse per età e composizione che danno vita alle caratteristiche rupi e che hanno reso famosa questa parte del territorio romagnolo. I contrasti di erodibilità tra le formazioni argillose che stanno alla base di rupi e contrafforti e le rocce più resistenti delle formazioni che le hanno ricoperte danno luogo a rilievi isolati delimitati da scarpate verticali e calanchi.

L’itinerario proposto è una pagina illustrata di quanto sopra. La Cresta dei Monti Tausani, in loco anche soprannominata ‘”le piccole Dolomiti della Valmarecchia”, si identifica nella Dorsale che parte dal Monte Fotogno 458 m, passa per Borgo Tausano 445 m e raggiunge Monte Gregorio 579 m. Continua quasi in piano fino al Monte Penna del Gesso 578 m ed è “tagliata in due” dal Varco della Biforca 509 m; da qui risale al punto più alto, il Monte San Severino 689 m. E’ uno spettacolare contrafforte formato da una serie di rupi e affioramenti rocciosi che si innalzano dal fondovalle del Marecchia fino alla rupe di S. Leo.
Nostro punto di partenza è il piccolo caratteristico Borgo di Tausano da cui per sentiero raggiungiamo il crinale e percorrendo tutta la dorsale arriviamo al Varco della Biforca. Il versante est di questa piccola catena montuosa presenta pareti ripide e scoscese dove zone boscose si alternano a pareti verticali interrotte da boschetti pensili ed esposte cenge erbose. Una deviazione proficua ci porta a visitare il convento di Sant’Igne, luogo mistico e solitario tra macchie boscate, pascoli e campi coltivati, testimonianza del passaggio di San Francesco. Ritorniamo sui nostri passi e in lontananza appaiono due croci di cui la più alta identifica la sommità del monte San Severino da dove si può godere un sublime panorama a 360°sul Carpegna, San Marino, San Leo, Monte Pincio, Aquilone…. I paesaggi che si ammirano, in particolare in un punto panoramico nominato “I Balconi di Piero”, ispirarono pittori rinascimentali come Raffaello, Leonardo, Piero della Francesca, paesaggi che fanno da sfondo a celebri dipinti in un viaggio nel tempo, nell’arte e nella natura dell’Italia.

Ed ecco il Borgo di San Leo! Inconfondibile la forma tabulare su cui è adagiato, l’area sommitale ampia, a tratti piana, cinta da pareti rocciose circondate da pendii argillosi, calanchi e frane. Vista magnifica!!!… Questi piccoli spunti sul patrimonio naturale della Valmarecchia ci vengono cammin facendo ma c’è tanto altro. Il suo patrimonio monumentale e d’arte è tra i più singolari d’Italia, la sua storia viene da molto lontano ma soprattutto il Medioevo e il Rinascimento lasciano i segni maggiori nella cultura, nell’arte, nelle architetture militari e civili. E’ nel confronto-scontro fra Malatesta e Montefeltro che si formano i centri maggiori, che si costruiscono le rocche più potenti e i centri storici più belli, che si realizzano opere d’arte di grandissimo pregio. La visita a San Leo, cuore del Montefeltro, con la sua unica porta d’accesso, la piazza dedicata a Dante che qui soggiornò, i palazzi nobiliari, la potentissima fortezza, carcere dell’enigmatico conte Cagliostro, la gustosa, ricca cucina romagnola… completa e conclude la nostra giornata.


Direttore escursione: Loretta Ferraguti cell: 3493421408
Difficoltà: E
Partenza: ore 6.30 parcheggio sede CAI via Padre Candido; mezzo di trasporto auto proprie
Iscrizione entro 29/11/24 presso la segreteria; quota di partecipazione € 7,00
Itinerario: percorrenza ore 5; dsl:+/- 450m; lunghezza km 10
Abbigliamento: scarponi, zaino, bastoncini, giacca a vento, mantella, berretto e guanti in pile, ricambio da lasciare in auto.
Pranzo al sacco e acqua.
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