venerdì e sabato 1 e 2 novembre 2024

Chianti Senese, escursione: Lecchi e Badia a Coltibuono, natura e borghi

OPERATORI NATURALISTICI E CULTURALI


L’essenza della Toscana, un paesaggio nel segno dell’armonia. Un orizzonte di vigneti e oliveti in perfette geometrie, bordati da file ordinate di cipressi, colorati boschi di querce, una verde catena di monti a separarlo dal fiume Arno e una miriade di piccoli borghi che sbucano dalla vegetazione o svettano verso il cielo. Una terra solcata da rii, fossi, piccoli e grandi fiumi e dove la storia dell’uomo sopravvive in innumerevoli castelli, chiese, casali e borghi medievali. I sentieri tracciano la storia di questo territorio legato ieri alle interminabili guerre fra i Comuni (Firenze e Siena in particolare) e oggi al suo prodotto più prezioso e noto, il vino. È su queste colline del Chianti che nonostante la meccanizzazione dell’agricoltura e gli sconvolgimenti sociali del Novecento hanno conservato l’originaria fisionomia, i prodotti tipici e la buona qualità dell’ambiente, trascorriamo i nostri due giorni. Un territorio millennio a.C. e abbandonando la la coltivazione e avviarono la seguì un lungo territorio riprese vocazione vinicola. La storia di questa visitare nasce un po’ qui quando tre fiorentino Castellina, Gaiole e Radda Chianti” per difendersi e difendere vino di queste colline, nel frattempo, Cosimo III de’ Medici, in un bando, di tutelarlo. dal clima mite e dal terreno fertile abitato fin dal II furono gli Etruschi a modificare il paesaggio pastorizia e dedicandosi all’agricoltura introducendo dell’uva. I Romani diedero impulso a questa economia coltura dell’ulivo. Alla caduta dell’Impero Romano periodo di decadenza e solo dopo l’Anno Mille il a svilupparsi ed emerse la sua parte di terra toscana che siamo a piccoli Comuni del contado nel 1250 stipulano “La Lega del Firenze dalle incursioni di Siena. Il assume grande prestigio tant’è che fissa i confini di produzione al fine La storia prosegue con alti e bassi… l’Accademia dei Georgofili si adopera nelle ricerche agronomiche per migliorarne la qualità e aumentare le tipologie, il barone Ricasoli inventa la formula magica del Chianti, viene ampliata la ’zona del vino’, la mezzadria che teneva in piedi questa economia non regge la concorrenza dei prezzi bassi, la popolazione diminuisce e impoverisce…una buona politica amministrativa, ingresso di capitali stranieri, restauro di case coloniche e borghi hanno fatto un miracolo economico che oggi possiamo toccare con mano sul nostro percorso. Il Castello di Ama, il borgo di Casanova, Poggio San Polo, la Pieve di San Polo in Rosso, il borgo di San Sano, il Castello di Monteluco, splendide testimonianze del passato, sono sedi di importanti aziende vinicole, luoghi di visite guidate e degustazione nonché di ospitalità (Wine, Resort, Spa). Spesso le strade che raggiungono questi luoghi sono sterrate e ghiaiate, l’impatto è molto gradevole e invitante e si meritano un punto in più. Tutto perfetto, armonioso, lussuoso e costoso!! Per sentiero, attraversando boschi e bordeggiando vigneti multicolori, con un percorso ad anello, visiteremo tutti questi splendidi borghi, ognuno con le sue particolarità e la sua storia!!

Direttore escursione: ONC Loretta Ferraguti cell: 3493421408
Primo giorno: Anello di Lecchi (quota 421 m; dsl +/- 500; sviluppo 13 km; tempo 5,30 ore.
Secondo giorno: Selvole (quota 504 m); – Badia a Coltibuono – Albola Vecchia; dsl +/-700m; km 16 ore 6.00.
Iscrizione: entro venerdì 25 ottobre o al raggiungimento di max otto iscritti; con versamento anticipo caparra 40 € per pernottamento in B&B e 15 € per spese organizzazione.
Abbigliamento: secondo stagione, ambiente media collina. Zaino, scarponi, bastoncini, guanti, berretto, giacca impermeabile, mantella.
Pranzi: al sacco, bottigliette d’acqua.
Partenza: venerdì 1° novembre ore 5.30 parcheggio sede CAI via Padre Candido;
Mezzo di trasporto: auto proprie.
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